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Le wave pool, piscine che generano onde artificiali per il surf, sono una delle innovazioni più divertenti e utili per chi ama la tavola. La loro storia è cominciata nel XIX secolo, quando ci sono i primi, rudimentali esperimenti, ma solo nel XX secolo la tecnologia ha permesso la creazione di onde sufficientemente grandi e consistenti da essere surfabili.
Il primo vero impianto di questo tipo risale al 1969, con l’apertura della Big Surf a Tempe, in Arizona, considerata la prima wave pool surfabile al mondo. Da allora, la tecnologia ha fatto passi da gigante, con lo sviluppo di sistemi sempre più sofisticati come quelli pneumatici e idraulici.
Negli ultimi decenni, le wave pool si sono diffuse in tutto il mondo, diventando una parte essenziale dei parchi acquatici e dei resort turistici: per esempio The Wave a Bristol, completamente alimentata da energia solare, o il famos Surf Ranch di Kelly Slater in California, luogo di culto per surfisti professionisti o semplici appassionati.
Anche in Europa, Asia e Medio Oriente abbiamo alcune wave pool: ma per quanto riguarda l’Italia? Vediamo qual è la situazione nel nostro paese.
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Le wave pool in Italia
In Italia, le wave pool sono ancora una novità , ma lentamente si vedono progetti innovativi in diverse parti del paese: il futuro è promettente e le opportunità per gli appassionati di surfare in piscina saranno sempre più numerose
Il Wakeparadise, a Milano, è una delle strutture più interessanti. Situata nell’Idroscalo, è una wave pool unica nel suo genere perché parliamo di una piscina galleggiante, progettata dalla società tedesca UNIT Surf Pool, in grado di generare onde di circa 9 metri di larghezza, regolabili in base al livello del surfista. Il costo per un’ora di surf è, oltretutto, tutt’altro che inaccessibile.
Un altro progetto interessante è in fase di sviluppo a Cagliari, dove si sta pianificando la costruzione di un grande parco del surf in un ex ippodromo. Questo progetto, promosso direttamente dal comune, prevede la creazione di un’area di 180.000 metri quadrati che includerà una wave pool, insieme a strutture sportive, bar, ristoranti e negozi: senza dubbio, una delle iniziative più ambiziose nel panorama italiano delle wave pool​
Il Surf Village, vicino al Lago di Como, è un altro progetto in fase di sviluppo: pur essendo alle fasi iniziali, potrebbe diventare una realtà nei prossimi anni. La struttura proposta dovrebbe includere una wave pool all’avanguardia, sfruttando le bellezze naturali della regione​,
Questi progetti rappresentano un’opportunità per chi ama il surf di praticare anche lontano dal mare, ma anche per stimolare il turismo e l’economia locale.

Perché costruire delle wave pool? Le ricadute su economia e turismo
Le wave pool sono sicuramente utili per i surfisti che, abitando lontano dal mare o in città , vogliono esercitarsi sulla tavola in vista di sessioni sulle onde. Non bisogna trascurare però le possibili ricadute di queste strutture su turismo ed economia locale, specialmente in Italia, dove queste strutture sono relativamente nuove. Le wave pool possono trasformare aree “poco turistiche” in destinazioni di richiamo.
Costruire wave pool può aiutare a creare posti di lavoro, sia diretti che indiretti, nel settore della costruzione, nella gestione delle strutture, e nei servizi correlati come ristoranti, negozi e hotel. Inoltre, l’indotto turistico legato alle wave pool può rivitalizzare l’economia locale grazie alla crescita del flusso di visitatori che spendono in alloggi, ristorazione e altre attività ricreative​
Le wave pool, insomma, possono contribuire allo sviluppo economico di regioni come la Sardegna, dove il progetto di costruzione della wave pool a Cagliari potrebbe non solo attrarre surfisti da tutta Europa, ma anche stimolare l’interesse per altre forme di turismo sportivo.
Non bisogna trascurare tuttavia che grandi attrazioni turistiche come le wave pool possono avere un impatto notevole termini di sostenibilità . Come abbiamo già visto in diverse parti d’Europa, l’overtourism (cioè l’afflusso incontrollato di turisti) può mettere a dura prova le infrastrutture locali e persino aumentare il costo della vita per i residenti locali.
In sintesi, se da un lato le wave pool possono essere un’opportunità di sviluppo economico e turistico, dall’altro devono essere accompagnate da strategie sostenibili che bilancino i benefici economici con la preservazione del tessuto sociale e culturale delle comunità locali.
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In conclusione
Le wave pool in Italia aprono un nuovo capitolo nel mondo del surf, unendo passione sportiva e potenziale economico. Con progetti ambiziosi come quelli di Milano e Cagliari, queste strutture promettono di trasformare il panorama turistico e offrire nuove opportunità . Tuttavia, la vera sfida sarà integrare queste innovazioni nel tessuto socio-ambientale senza snaturare le comunità locali. Saranno le wave pool il trampolino di lancio per un’Italia ancora più “surfistica”? La risposta si svela tra le onde future, dove passione e sostenibilità dovranno convivere in perfetto equilibrio.
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Takeaways
- Le wave pool rappresentano una nuova e promettente opportunità per gli appassionati di surf in Italia, con progetti innovativi come il Wakeparadise a Milano e il futuro parco del surf a Cagliari che potrebbero trasformare il panorama del surf nel paese;
- Queste strutture non solo offrono la possibilità di praticare il surf lontano dal mare, ma possono anche stimolare il turismo e l’economia locale, soprattutto in aree meno conosciute, creando posti di lavoro e attirando visitatori;
- La costruzione di wave pool può portare benefici economici significativi, soprattutto in regioni come la Sardegna, dove progetti ambiziosi potrebbero attrarre surfisti da tutta Europa e promuovere altre forme di turismo sportivo;
- Tuttavia, è fondamentale considerare l’impatto ambientale e sociale delle wave pool, poiché il turismo di massa potrebbe sovraccaricare le infrastrutture locali e alterare l’equilibrio delle comunità residenti;
- Per massimizzare i benefici delle wave pool, sarà essenziale sviluppare strategie sostenibili che bilancino lo sviluppo economico con la conservazione del tessuto sociale e culturale delle aree coinvolte.
FAQ
Cosa sono le wave pool e come funzionano?
Le wave pool sono piscine che generano onde artificiali per il surf. Utilizzano tecnologie avanzate, come sistemi pneumatici e idraulici, per creare onde surfabili di diverse dimensioni, consentendo ai surfisti di praticare lontano dal mare.
Qual è la situazione delle wave pool in Italia?
In Italia, le wave pool sono una novità in crescita, con progetti come il Wakeparadise a Milano e un parco del surf in fase di sviluppo a Cagliari. Queste strutture offrono nuove opportunità per i surfisti e potrebbero trasformare il panorama turistico e sportivo del paese.
Quali sono i benefici economici e turistici delle wave pool?
Le wave pool possono stimolare il turismo e l’economia locale, creando posti di lavoro e attirando visitatori. Tuttavia, è importante gestire queste strutture in modo sostenibile per evitare problemi come l’overtourism e l’impatto negativo sulle comunità locali.

